Come si produce il Fico d'India? Parte 1

Come si produce il Fico d'India? Parte 1 In evidenza

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La pianta di Fico d’India richiede attenzioni e molta mano d’opera per offrire qualità. In questo articolo scoprirai come noi di OP La Deliziosa ci prendiamo cura dei ficodindieti, e quali aspetti caratterizzano la prima fioritura.

Andiamo con ordine. La pianta Opuntia fiorisce tra maggio e giugno, riempiendosi di meravigliosi fiori gialli, ed è proprio in questo periodo che si iniziano ad effettuare alcune tecniche tradizionali che garantiscono una maggiore qualità del prodotto una volta maturo.

Come potete vedere nel video, i nostri operai, ben protetti da guanti e tute, operano su alcune piante la Scozzolatura, una tecnica che consiste nel rimuovere dalle pale tutti i frutti, ancora molto piccoli e verdi. Questo passaggio avrà come conseguenza una seconda fioritura della pianta verso settembre, prolungando così la produzione e rendendo disponibili frutti più grandi, succosi e dolci da ottobre e quasi fino a dicembre. Questi frutti vengono chiamati scozzolati o bastardoni.

Un’altra tecnica effettuata sempre in questo periodo è il Diradamento, che consiste nel rimuovere uno per uno i piccoli frutti in eccesso sulle pale, così da alleggerire la pianta e garantire una migliore qualità e grandezza dei frutti rimasti, che al contrario di quelli scozzolati, maturano verso l’inizio di Agosto e sono chiamati agostani o nostrani.

La manualità sapiente dei nostri operatori deriva da una lunga tradizione e dall’abilità dei contadini di un tempo. Prendersi cura di queste coltivazioni per noi non significa soltanto “produrre”, ma significa anche preservare il carattere tradizionale del ficodindia ed integrarlo con metodi più moderni, che in primo luogo devono rispettare l’ambiente.

Per esempio, teniamo molto a dosare equamente le risorse idriche, e fortunatamente in questo l’Opuntia ci viene incontro essendo una pianta del deserto che si adatta facilmente a terreni aridi e che non necessita di eccessive quantità d’acqua.

Questa è solo una piccola parte del curioso processo che fa arrivare i fichidindia, dalle calde campagne siciliane ai piedi dell’Etna, alla tua tavola.
Il prossimo episodio arriverà ad Agosto, ma intanto non dimenticate di condividere se lo avete trovato interessante.

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