Ficodindia

Dalle pendici dell'Etna, portiamo sulla tua tavola un frutto unico

Le origini

un viaggio che inizia da molto lontano

Con la scoperta delle Americhe, in Europa giunsero molti nuovi prodotti, tra cui il ficodindia, chiamato cosi perché si pensava derivasse dalle Indie. La coltivazione dei fichidindia era praticata in Messico già da lungo tempo: se ne hanno notizie dalle cronache dei conquistatori spagnoli e dai codici delle popolazioni mesoamericane, in particolare degli Aztechi.

I fichidindia nascono direttamente sulle pale dell’Opuntia Ficus Indica, pianta con le caratteristiche tipiche delle cosiddette piante del deserto: è una succulenta che resiste a temperature elevate di estati lunghe e siccitose. I frutti hanno dimensioni variabili per epoca di fioritura e maturazione. Il loro colore varia sia nella buccia che nella polpa: quando il frutto è acerbo, la buccia ha lo stesso colore delle pale ed è ricoperta di spine.

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Un frutto vulcanico

Il ficodindia in Sicilia

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In Europa il ficodindia trovò un clima favorevole nell’area mediterranea, e in particolare in Sicilia, terra dove i venti del Mediterraneo portano l’aria salmastra nell’entroterra e il sole riscalda la terra lavica, il ficodindia è diventato un vero simbolo dell’identità siciliana.

Proprio grazie l’altissima capacità di adattamento ai climi semi-aridi e alla potenza delle radici che riescono a dissodare i terreni vulcanici, il ficodindia si è diffuso nella zona dell’Etna diventando una coltura di qualità pregiatissima, nonché la prima a ricevere il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta nel 2003 con il nome di Fico d’india dell’Etna D.O.P.



Le 3 Varietà

Tre bontà per un frutto unico



La Gialla

La Gialla

La Gialla, o Sulfarina, è la varietà più diffusa, caratterizzata da frutti che presentano una buccia gialla con screziature verdi, ed una polpa morbida di un intenso color giallo-arancio, dolce e succulenta.
La Rossa

La Rossa

La Rossa, o Sanguigna, è molto popolare e apprezzata, soprattutto per suo intenso color rubino che cattura l’occhio ancor prima che il palato. La sua polpa friabile, zuccherina e succosa contiene anche meno semi rispetto alle altre varietà.
La Bianca

La Bianca

La Bianca, o Muscaredda, è la varietà più pregiata. Il colore verde chiaro della sua buccia viene spesso percepito come indice di scarsa maturazione, ma non lo è affatto! Non lasciatevi ingannare dal colore meno sgargiante; all’interno troverete infatti un frutto chiaro dalla polpa croccante, fresca e dal sapore dolce e delicato.


Come si sbuccia

Tre bontà per un frutto unico





Produzione

Dal suolo siciliano alla tua tavola

  • Coltivazione

    Coltivazione

  • Spazzolatura

    Spazzolatura

  • Raccolta

    Raccolta

  • Confezionamento

    Confezionamento

Come fiamme colorate che si stagliano sulla pietra nera, così crescono i fichi d’india sui terreni brulli alle pendici dell’Etna, simboli di una Sicilia autentica e ricca di tradizione come dimostrano le tecniche di coltivazione utilizzate. Il modello di coltivazione è fondato sulla sostenibilità poiché la pianta si adatta a terreni anche poveri e sabbiosi e richiede modeste risorse idriche durante l’estate e praticamente nulle durante l’inverno. Inoltre, la coltivazione a ficodindieto giova al territorio, poiché le radici profonde e le pale permetto di prevenire l’erosione eolica e idrica del terreno. Il ficodindia dell’Etna D.O.P. viene ancora oggi raccolto manualmente. Gli addetti specializzati, accuratamente protetti dalle spine, raccolgono uno ad uno i frutti avendo cura di separarli dalle pale senza danneggiarle.

Proprietà

un'esplosione di salute

Il Ficodindia non è solo buono e godurioso, è anche ricchissimo di numerose proprietà benefiche. Veniva usato per preparazioni mediche già nella medicina tradizionale Azteca, prima che in quella siciliana, per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche e in particolare quelle antinfiammatorie. Oggi la scienza ha dimostrato il fondamento di questi tradizionali utilizzi, che risiedono proprio nell’eccezionale contenuto di nutrienti presenti al suo interno. L’alto contenuto di fibre e la presenza dei semi aiutano a favorire il transito intestinale e ad aumentare il senso di sazietà, rendendo il Ficodindia un ottimo alleato per il mantenimento del peso-forma anche grazie alla modesta quantità di zuccheri contenuti; è inoltre composto per l’80% da acqua, ed è ricchissimo di vitamine A, gruppo B e C, e di minerali come ferro, potassio, magnesio, calcio e fosforo. È dunque consigliato per prevenire l’osteoporosi, e la sua buccia, come anche la talea, sono un toccasana per bruciori intestinali grazie alle proprietà antiinfiammatorie contenute nella mucillagine al loro interno.

  • Gusto intenso

    Gusto intenso

  • Antiossidante

    Antiossidante

  • Ricco di vitamine e minerali

    Ricco di vitamine e minerali


Le ricette

Risotto al Ficodindia dell'Etna DOP

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Burger con Bucce di Fichidindia in agrodolce

Burger con Bucce di Fichidindia in agrodolce

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